Manteca Tequila

Cocktail Salati: 4 cocktail per palati sempre più bitter

20 Ott

Nei Cocktail menù italiani oramai il sweet si prepara ad essere affiancato e superato dall’ascesa dei “cocktail salati”! Non è solo strategia commerciale: renderli più invitanti e beverini, spingendoci a ordinarne più di uno e quindi a spendere di più soldi alla fine della nostra serata.
Un trend che si è affacciato sulla scena della mixology nel 2019 è diventato il dissetantissimo must di questo 2022.

Nel pratico, la nota salata che percepita in fondo alla lingua serve infatti anche a esaltare la dolcezza o l’acidità degli altri ingredienti, e a creare equilibrio tra sapori e profumi in teoria discordanti fra loro.

 

Come aggiungere sapidità a un cocktail?

Ci sono numerose opzioni molto diverse tra loro: dall’acqua di mare al sale marino fino alle alghe. La salinità di un drink può derivare da un singolo prodotto che vanta già tali caratteristiche al suo interno o da un’intuizione.

 

Cocktail salati

Vediamo qualche esempio concreto:

 

Martini tinto

Martini Tinto

Un esempio arriva da Firenze. Il nuovo Bar Manager del Gruppo Valenza, Luca Manni, ha introdotto ben due cocktail salati nella nuova drink list di Caffè Concerto Paszkowski. Il “Martini Tinto” a base di gin, vermouth dry, cordiale salato alla rosa e aroma al limone. Un drink che gioca col contrasto dolce-salato e con l’armonia dei colori.

Daiquiri Cromatico

Daiquiri Cromatico

Il punto di forza della nuova drink list di Manni è però il “Daiquiri Cromatico” col tipico “effetto wow” dato dal butterfly pea flower infuso in una provetta con gin e rum. Un sorbetto al limone già dentro la coppetta, il blu diventa viola e lo sciroppo di sale porta un’intensa nota sapida insieme al bitter homemade al cardamomo.

 

Bad Bunny

Un drink dalle note sapide, Bad Bunny, realizzato con Altos tequila, carote lattofermentate, Tío Pepe sherry, vermouth rosso, agave e lime.

 

Manteca Tequila

Manteca Tequila

Azotea, restaurant-cocktail bar di Torino si concentra su cocktail dall’alta ricercatezza gastronomica come il Manteca Tequila: Prevede tequila infusa con burro fermentato sei mesi, che va a limare gli spigoli del distillato e ad aggiungere sentori particolari al drink, oltre a succo di lime, sciroppo di lulo homemade e foglie di ravanello.

 

UN PO’ DI SCIENZA

Come facciamo a sapere se una determinata bevanda riesce a idratarci e qual è l’effetto del sale sul nostro organismo?

Gli scienziati dell’Università della California a San Francisco hanno monitorato l’attività dell’ipotalamo di topi che bevevano acqua salata. Quando i ricercatori hanno somministrato ai topi acqua salata e subito dopo li hanno lasciati liberi di bere, i neuroni della sete si sono spenti ai primi sorsi e poi riattivati subito dopo, come se dal tratto digerente fosse arrivato un “allarme-sale”. Un “allarme-sale” che ci spinge inconsciamente a bere di più, credendo appunto di avere ancora sete.

 

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Fonte immagini: dissapore.com